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mercoledì 18 settembre 2013

TARES



L’amministrazione comunale ha promosso un incontro pubblico  inerente la TARES, svoltosi il 6 settembre e mi pare utile riassumerne i punti principali esposti nella riunione

Col il Decreto Salva Italia  del 6 dicembre 2011, n. 201 convertito, con modificazioni, mediante la Legge 22 dicembre 2011, n. 214, il parlamento italiano ha istituito la TARES, per la totale copertura dei costi relativi al servizio di igiene urbana e di altri servizi cosiddetti indivisibili  (illuminazione pubblica, manutenzione delle strade comunali, ecc)

I contribuenti sono stati  classificati in due categorie:

UTENZE DOMESTICHE : Le utenze domestiche sono riconducibili alle case di abitazione e pertinenze
La tassa è calcolata considerando  il numero dei componenti il nucleo familiare e la superficie in metri quadri delle abitazioni; pertanto sarà più alta quanto maggiore è la superficie dell’abitazione e quanto maggiore è il numero dei componenti; la legge nazionale parte dal presupposto che più persone e maggiore superficie, in quanto producono più rifiuti, debbano pagare di più.

UTENZE NON DOMESTICHE: Le utenze  non domestiche sono riferibili  ai locali diversi da quelli abitativi, sia commerciali che di servizio. La tassa  è calcolata considerando non solo la superficie utilizzata ma anche e soprattutto la categoria in cui rientra la singola attività. La legge ha individuato ben 21 categorie di attività in cui rientrano, tra le altre, laboratori artigianali, bar, pizzerie, ristoranti, banche, uffici (sia pubblici che privati), tabacchini, edicole, negozi, autofficine, ecc.,


Ai fini del calcolo della TARES la legge prevede che siano applicati dei coefficienti compresi fra un minimo ed un massimo. Le amministrazioni comunali possono scegliere di adottare i valori minimi o  quelli massimi (o compresi fra i due). L’Amministrazione Comunale di Villanova Monteleone, con apposita Delibera Consiliare, ha scelto di adottare per la quasi totalità degli utenti il coefficiente minimo. Così, per esempio, se alla Banca si è applicato il coefficiente massimo, si è scelto quello minimo per ristoranti, bar, pizzerie, negozi, laboratori artigianali, ecc. Nonostante questo, per una scelta che non è in capo alle amministrazioni comunali, ma che è stata adottata per legge nazionale,  l’importo che deve essere pagato è aumentato rispetto al passato.

In questo conteso, peraltro, è da considerare che nel tempo sono progressivamente aumentati i costi di smaltimento dei rifiuti. In particolare il conferimento in discarica del secco indifferenziato è  passato  da un costo di  € 87,00 a tonnellata di rifiuto  a € 148,00 a tonnellata in soli 6 anni……. Ciò significa che dobbiamo continuare a fare la raccolta differenziata dei rifiuti per conferire quanto meno secco indifferenziato possibile, così da contenere i costi e ulteriori aumenti della TARES.


Il prossimo anno si parlerà di Service Tax……..


Il Sindaco
Quirico Meloni